Mark Zuckerberg vende. Il fondatore di Facebook ha venduto circa 682 mila azioni di Meta per un valore di quasi 185 milioni di dollari nel mese di novembre, secondo quanto riporta Bloomberg, dopo una pausa di circa due anni. ....
Mark Zuckerberg vende. Il fondatore di Facebook ha venduto circa 682 mila azioni di Meta per un valore di quasi 185 milioni di dollari nel mese di novembre, secondo quanto riporta Bloomberg, dopo una pausa di circa due anni.
Meta, il titolo vola e il fondatore vende
Zuckerberg investe nella sua stessa società, di cui possiede ancora circa il 13% secondo Bloomberg, attraverso un trust e altri veicoli, tra cui la Fondazione Chan Zuckerberg. E nell’ultimo decennio ha regolarmente provveduto a vendere azioni di Meta. Fino al 2022, quando la società ha registrato una performance deludente a anche l’andamento sul mercato ne ha risentito.
Da allora il titolo di Meta si è ripreso: alle 17 (ora italiana) di lunedì 4 dicembre scambia a 316,3 dollari, in calo del 2,6%, ma decisamente sopra i livelli di un anno fa quando viaggiava tra i 110 e i 120 dollari. Il rialzo, dunque, è stato di circa il 160% in un anno e di oltre il 170% da gennaio. Tra le aziende tecnologiche statunitensi solo Nvidia, il colosso dei chip lanciato dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa, ha fatto meglio nel 2023. Di questo passo i massimi storici, raggiunti nel 2021 intorno a quota 360 dollari, non sembrano più così irraggiungibili.
I proventi della vendita per la fondazione Chan Zuckerberg
Il fondatore di Meta si è impegnato, insieme alla moglie Priscilla Chan, a destinare cifre imponenti a cause filantropiche. La fondazione che prende i loro nomi, ad esempio, è stata fondata nel 2015 per supportare iniziative benefiche di vario tipo come la creazione di un centro di ricerca biomedica a Chicago, per il quale sono stati stanziati 250 milioni di dollari. E secondo Bloomberg più della metà delle azioni vendute a novembre erano controllate proprio dalla fondazione che ha quindi incassato diverse decine di milioni di dollari. Di questi, 19 milioni sarebbero andati al ramo advocacy della fondazione, che finanzia iniziative per mobilitare gli elettori e a favore di una riforma dell’immigrazione.
di Sara Bichicchi per "milanofinanza.it"
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