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  Solo una persona sa tutto di Milo Đukanović - cioè la signora in rosso, Dušanka Jeknić. È lei che tira le fila in ogni momento e decide cosa deve essere fatto. Non si tratta certamente di Milo Đukanović, il broker italiano Oriano Mattei, che da due decenni scrive instancabilmente sulla corruzione ai vertici del governo montenegrino, dice per il portale IN4S. * In risposta alle ultime registrazioni pubblicate dal presidente del gruppo Atlas Duško Knežević, Mattei rileva che "gli scandali in Montenegro sono diventati quotidiani". * Tuttavia ritiene che le tracce di tutti questi sconvolgimenti non porteranno al presidente del Montenegro, Milo Đukanović, perché la sua ricchezza è molto più grande di quella di Knežević, e che tutte le tangenti accettate dai politici montenegrini per Đukanović sono "soltanto denaro". "Secondo quanto sostiene Duško Knežević, un gran numero di politici che occupano posizioni chiave in Montenegro sono corrotti e tutti loro hanno preso

  Una preziosa tela del sottosegretario Sgarbi risulta rubata. Due anni fa, Vittorio Sgarbi inaugurava a Lucca la mostra “I pittori della luce”. Il pezzo forte era un “inedito” di Rutilio Manetti, un dipinto caravaggesco del ‘600 che vale diverse centinaia di migliaia di euro. Il  Fatto Quotidiano  scopre però che tanto inedito non è: quella  Cattura di San Pietro  si ritrova infatti tra le foto della banca dati dell’Interpol e risulta rubata. Fino al 2013 si trovava in un castello di Buriasco, non lontano da Pinerolo, di proprietà di un’anziana signora, Margherita Buzio. Sgarbi è stato lì più volte. È un suo fedelissimo, Paolo Bocedi, che si propone per comprarlo: la signora rifiuta. Poche settimane dopo, scopre che dei ladri si sono introdotti nel castello e hanno ritagliato e asportato la tela del Manetti. Al suo posto, trova una foto dell’opera attaccata con una spillatrice. La vittima denuncia il furto, avanza anche dei sospetti, ma il fascicolo viene subito archiviato dall’allora

  Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy welcomed the EU decision to open membership talks [File: Virginia Mayo/AP Photo] President Volodymyr Zelenskyy has hailed a “victory” for Ukraine and Europe after European Union leaders agreed to open  membership talks  with Kyiv, but the mood was soured just hours later when Hungary carried through on threats to block crucial financial aid to Ukraine. European Council President Charles Michel, host of the summit in Brussels, announced Thursday’s agreement on membership talks in a social media post, calling it “a clear signal of hope for their people and for our continent”. Zelenskyy welcomed the decision as “a victory for Ukraine. A victory for all of Europe. A victory that motivates, inspires, and strengthens,” he said in a post on X. European Commission chief Ursula von der Leyen said it was “a strategic decision and a day that will remain engraved in the history of our union”. “These countries belong to the European family,” German Chancell

  US President Joe Biden is the eighth president to face an impeachment inquiry [Elizabeth Frantz/Reuters] The Republican-led United States House of Representatives  has voted  to formally authorise its impeachment inquiry into President Joe Biden. Up until this point, the House had not had enough votes to legitimise the ongoing inquiry, but on Wednesday, lawmakers voted 221-212 in favour, with every Republican voting for it and every member of Biden’s Democratic Party against. The decision to hold a vote came as Republican Speaker Mike Johnson and his team faced growing pressure to demonstrate progress in what has become a nearly yearlong probe into the business dealings of Biden’s family members. The vote took place hours after his son Hunter Biden defied a congressional subpoena by failing to appear for a private deposition at the House of Representatives. He refused to testify behind closed doors, saying he would testify only in public because he feared his words would otherwise be

  Foto: illustrazione Profimedia L'ambasciatore di Spagna a Belgrado, Raúl Bartolomé Molina, durante l'incontro organizzato dal Centro per le politiche europee a Belgrado ha dichiarato che il suo Paese mantiene fermamente la posizione di non riconoscere l'indipendenza del "Kosovo". "Come tutti sapete, la Spagna è un paese che non riconosce la dichiarazione unilaterale sul riconoscimento del 'Kosovo' e la nostra posizione non è cambiata." La richiesta di adesione del "Kosovo" all'UE è per ora bloccata. Aspettiamo un parere legale su questo argomento, ma la Spagna non è favorevole a questa candidatura, così come non è favorevole all'adesione del "Kosovo" a nessuna istituzione o organizzazione internazionale", ha dichiarato Molina durante l'incontro sulla questione fine della presidenza spagnola dell'UE e assunzione della presidenza del Belgio dal 1° gennaio 2024. "È un paese che ha dichiarato unilateral

Irena Radović, foto di Vijesti I deputati nell'Assemblea esaminano oggi la proposta di nominare l'attuale direttrice esecutiva del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo (IRF), Irena Radović, a governatrice della Banca centrale (CBCG). La proposta per la nomina di Radović alla guida della CBCG è stata presentata dal presidente del Montenegro, Jakov Milatović, il quale ha spiegato che Radović ha più di 20 anni di esperienza professionale, numerosi premi e che è la prima donna candidata a quella posizione . Milović: Non dobbiamo permettere che istituzioni già stabili falliscano Il deputato del DPS Nikola Milović ha detto di conoscere i riferimenti di Radović e di non avere obiezioni al riguardo. Come dice, la conosce fin dai tempi dello studente ed è rimasto sorpreso dalla sua dichiarazione questa mattina. Giocare volume 00:02 / 01:17 TURCHIA - SPIAGGE - Truvid Truvidio a schermo intero Si aspetta una maggiore indipendenza, che il Consiglio abbia 9 membri, vuole essere il garan