Bolletta elettrica più cara del 18,6% per i consumatori in tutela nel quarto trimestre del 2023. Il prezzo salirà a 28,29 centesimi di euro al KWh. L’aumento porterà la spesa annuale della famiglia tipo (2.700 kWh all'anno e una potenza impegnata di 3 kW) a 889,60 euro, comunque in calo del 32,7% anno su anno.........
Bolletta elettrica più cara del 18,6% per i consumatori in tutela nel quarto trimestre del 2023. Il prezzo salirà a 28,29 centesimi di euro al KWh. L’aumento porterà la spesa annuale della famiglia tipo (2.700 kWh all'anno e una potenza impegnata di 3 kW) a 889,60 euro, comunque in calo del 32,7% anno su anno.
Ma arriva anche il contributo straordinario per aumentare il bonus sociale «al fine di garantire un risparmio del 30% sulla bolletta elettrica (al lordo delle imposte) e del 15% su quella gas (sempre al netto delle imposte)». Lo ha comunicato l’Arera, l’autorità per l’Energia, con l’aggiornamento tariffario del 28 settembre, sottolineando che nonostante gli aumenti, il prezzo finale che pagheranno i consumatori sarà comunque più basso del 57% rispetto allo stesso trimestre 2022.
L’aumento del prezzo dell’energia elettrica, per chi è ancora in tutela, è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso (Pun, Prezzo Unico Nazionale), previste in aumento per il quarto trimestre 2023 anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde. A questo proposito, il 3 ottobre prossimo si conosceranno le tariffe gas di settembre.
Arriva il contributo straordinario
Nell’ultimo trimestre dell’anno arriverà dunque il contributo straordinario di 350 milioni di euro previsto dal decreto Energia del 25 settembre. Il contributo è crescente col numero dei componenti familiari, che arriverà in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15mila euro (30mila euro per le famiglie numerose). L’intervento si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma anche nel quarto trimestre del 2023 dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento.
Besseghini (Arera): mercati ancora instabili
«È vero che i prezzi dell'energia non mordono con l'aggressività di un anno fa, ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio, con inevitabili riflessi nella bolletta, anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro», è il commento del presidente di Arera, Stefano Besseghini. «Anche senza lo stimolo dei prezzi alti è importante in questa stagione invernale prestare molta attenzione al contenimento dei consumi e, per quanto possibile, a sviluppare investimenti di efficienza energetica».
di Angela Zoppo per "milanofinanza.it2
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